Stilo tra le manifestazioni religiose di particolare suggestione c’è da ricordare dettagliatamente tutto quanto si svolge nell’arco della Settimana Santa. Tutto comincia Giovedì Santo quando, una volta terminate le funzioni del giorno, dalla Chiesa di San Giovanni, quando è ormai buio, si dipartono, in tre o più turni, penitenti con pesanti croci sulle spalle per attraversare, a piedi nudi, le viuzze di tutto il paese. Intanto, si fa il giro di ogni Chiesa, per visitare i Sepolcri. Il Venerdì Santo la processione della Addolorata. Essa ha inizio la sera e, partendo dalla Chiesa Madre, percorre il Corso e le altre strade centrali, fino alla chiesa di San Giovanni. Durante tutta la processione i numerosi uomini che vi partecipano cantano a tutta gola inni e antiche nenie alla Madonna. Nella Chiesa di San Giovanni cominciano, ultimata la processione, le cosiddette “Tre ore d’agonia”, consistenti in tre ore di preghiera innanzi al Crocefisso, sistemato sull’altare maggiore, con intervalli di musiche e canti dalle origini testuali remote e sconosciute. Tali funzioni si concludono con la Deposizione dalla Croce, simbolicamente rappresentata da persone dei diversi ceti, appositamente scelte. Il giorno dopo, Sabato Santo, nella mattinata si svolge la processione del Cristo Morto nel cosiddetto “Monumentu”, un particolare baldacchino adorno di veli, velluti, fiori e graziose figure angeliche. A tale processione partecipano oltre a numerose persone d’occasione, quasi tutti gli abitanti di Stilo, che recano in mano “i gucciadati”, che sono ciambelle di pane, benedetto il pomeriggio del giovedì precedente, appese su croci di canna appositamente lavorate dalla gente del posto. Guidano la processione i componenti dell’arciconfraternita del luogo, in abito caratteristico. Ciò si conclude verso le due pomeridiane per iniziare di nuovo il cammino all’inverso, da S. Giovanni alla Matrice, verso l’imbrunire dello stesso giorno, con la statua di Cristo Morto adagiato in un candido lenzuolo di lino artigianalmente composto. Degna di menzione, perché affonda le radici in tempi remoti, è la rappresentazione dell’opera sacra intitolata “il Mortorio”, ovvero Passione e morte di Cristo, curata dalla gente del luogo non necessariamente esperta di teatro. In agosto si svolgono inoltre, sagre di prodotti tipici e numerose altre manifestazioni folkloristiche, sportive e canore organizzate dalle Associazioni locali preposte allo sviluppo turistico-culturale della zona, o da comitati appositamente costituiti.
(FONTE COMUNE DI STILO)
(FONTE COMUNE DI STILO)